Finalmente Microsoft ci ha omaggiato con il suo nuovo ed attesissimo prodotto, una miglioria open source dello standard UEFI delle grandi capacità, come quella di agevolare lo sviluppo e la gestione di firmware per PC, server e dispositivi embedded.
Microsoft chiude l’anno in straordinaria bellezza, all’insegna dell’hi-tech presentando questa nuova chicca del Project Mu, una tecnologia molto ragionata, pensata per rendere lo sviluppo di firmware UEFI abbastanza semplice, sicuro e in particolar modo gestibile senza troppi drammi esistenziali di qualsiasi tipo di organizzazione. Mu essendo open source è straordinariamente moderno e chiude con il passato per traghettare il computing in standard x86 nel futuro, promettono da Redmond.
Project Mu è basato su EDK II, un ambiente di sviluppo per firmware UEFI promosso e gestito dalla community di TianoCore. Quando si parla di UEFI, ovviamente, ci si riferisce alla tecnologia che ha preso il posto del vecchio BIOS sui sistemi a base di CPU x86 per la gestione delle operazioni di boot e di comunicazione a basso livello tra i diversi componenti della motherboard.
Le caratteristiche UEFI sono aperte a tutti, ma lo sviluppo e l’aggiunta di migliorie dei firmware (U)EFI ha fin qui seguito iniziative di gestione degli aggiornamenti a dir poco problematiche. Con Project Mu Microsoft intende cambiare totalmente e radicalmente il modo in cui vengono creati e distribuiti i firmware, secondo un approccio di “firmware-come-servizio” (FaaS) del tutto integrato nella nuova religione iperconnessa di Redmond imposta dal “santone” Nadella.
Project Mu ha tantissime caratteristiche esclusive, comprendendo una nuova struttura di codice ottimizzata in ottica FaaS, una tastiera touch accessibile dal BIOS, una gestione sicura delle impostazioni UEFI, una fase di boot ad “alte prestazioni”, un menu BIOS moderno, tool e test specifici per analizzare e ottimizzare la qualità del firmware.
Così possiamo affermare che Microsoft ha fornito Project Mu di una interfaccia grafica in linea con quella di Windows 10, tutto questo con l’aggiunta di una tastiera virtuale, e ha invece eliminato funzionalità che non riteneva sufficientemente valide.
Il codice del progetto è disponibile su GitHub, ed è possibile leggere l’annuncio completo sul blog di Microsoft, cosa che consiglio vivamente per avere maggiori informazioni ed una comprensione migliore di questo nuovo ed interessantissimo progetto.
Addio alla Retrocompatibilità?
Ecco un’altra eccezionale proposta del progetto Microsoft di Project Mu, ovvero quella di una maggiore sicurezza che deriva dall’eliminazione del codice obsoleto, un eccezionale modo per ridurre e diminuire la superficie di attacco per i malware avanzati e i rootkit UEFI.
E’ assolutamente da capire e valutare che cosa voglia dire la rimozione del vecchio codice per la compatibilità con i sistemi operativi diversi da Windows 10.
Microsoft dice di essersi già impegnata a sfruttare Mu per molti dei suoi dispositivi inclusi quelli della linea Surface e per Hyper-V, mentre per quanto riguarda la scalabilità si parla della possibilità di adattare i nuovi firmware a PC Windows, server e dispositivi embedded. Il codice del nuovo progetto è poi pensato espressamente per adattarsi in modo estremamente facile, tecnicamente e legalmente, anche ai progetti proprietari o con binari a codice chiuso.
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